Codici e Aeci: sui diritti tv della Serie A non bisogna dimenticare i consumatori, le multe e la class action per il Pacchetto Calcio di Sky siano da insegnamento

Mentre imperversa la battaglia per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A per il triennio 2021-2024, c'è ancora sul campo una questione irrisolta, legata sempre alla trasmissione delle partite del massimo campionato di calcio.

È quella relativa al triennio in corso, quello 2018-2021, che ha danneggiato tanti utenti. Parliamo degli abbonati al Pacchetto Calcio di Sky, su cui si sono espresse Agcm e Agcom con tanto di sanzioni e su cui le associazioni Codici ed Aeci hanno avviato una class action per il rimborso ed il risarcimento danni dei consumatori.

"L'arrivo di Dazn – ricordano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, ed Ivan Marinelli, Presidente di Aeci – comportò all'epoca un cambio drastico nell'offerta televisiva. Le partite della Serie A non erano più un'esclusiva di Sky, tre incontri di ogni turno venivano trasmessi su Dazn. Ciò nonostante, il costo del Pacchetto Calcio di Sky rimase invariato. Non solo. Agli utenti non furono fornite informazioni chiare ed immediate su questa variazione e non furono nemmeno messi nelle condizioni di poter assumere liberamente una decisione in merito alla disdetta o meno dell'abbonamento. Un comportamento scorretto, certificato dalle sanzioni inflitte dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Abbiamo raccolto le segnalazioni dei consumatori, delusi e infuriati, e abbiamo avviato una class action per tutelarli. Da una società importante come Sky ci saremmo aspettati un'azione per venire incontro ai propri clienti e non la battaglia legale che è stata avviata e che finora ha prodotto solo sconfitte. Noi, di certo, non demordiamo. L'azione va avanti e nel rilanciare l'iniziativa ci permettiamo una riflessione su quanto sta accadendo ora. In questo momento così convulso e delicato per l'assegnazione dei diritti tv per il prossimo triennio – concludono Giacomelli e Marinelli – chiediamo a tutti i soggetti coinvolti di non dimenticare la figura centrale di tutta questa vicenda, il consumatore. Bisogna garantire servizi chiari ed informazioni puntuali, cosa, purtroppo, che non è avvenuta all'inizio del triennio che sta per chiudersi e che non vorremmo si ripetesse di nuovo".

Le adesioni alla class action avviata da Codici ed Aeci sono ancora aperte. Sul sito delle due associazioni (www.codici.org – www.euroconsumatori.eu) è disponibile il modulo per partecipare all'iniziativa. Per informazioni o assistenza scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..