Prestazioni sanitarie, ripresa in salita

Un quadro impietoso, su cui è doveroso aprire un’attenta riflessione e, soprattutto, intervenire.

Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito ai dati emersi dall’indagine di Cittadinanzattiva sulle liste d’attesa. “La pandemia – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – ha causato un ulteriore allungamento di tempi già insostenibili. C’è un ritardo preoccupante nel recupero delle prestazioni sanitarie, aspetto che meriterebbe maggiore attenzione considerando sia le conseguenze per i pazienti che i fondi stanziati dal Governo, che dovrebbero invece garantire un cambio di passo deciso. Il dato allarmante che si aggiunge ad un quadro generale già critico è poi quello della scarsa trasparenza, che preoccupa visto che veniamo da un periodo convulso e caotico, e quindi ora ci sarebbe bisogno di una svolta radicale”.

Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia, Toscana e Veneto, stando all’indagine di Cittadinanzattiva, non avrebbero fornito riferimenti sulle prestazioni sanitarie, mentre quelli arrivati da Sicilia e Molise sarebbero parziali o incerti. “Superata la fase critica e drammatica della pandemia – dichiara Giacomelli – è il momento di tornare alla normalità anche sul fronte delle prestazioni sanitarie. Questo significa recuperare il tempo perduto, non prolungare liste di attesa già interminabili. Le risorse per rimettersi in marcia a nostro avviso non mancano, è il momento di agire per garantire il diritto alla salute dei cittadini. Per farlo è doveroso anche fornire indicazioni chiare e certe sulle visite sospese e sulle liste d’attesa. Nessuno nasconde o minimizza l’impatto devastante della pandemia, ma non è possibile scaricarne il peso sui pazienti, lasciandoli in balia degli eventi, senza riferimenti, senza sapere se e quando potranno sottoporsi all’intervento o alla visita attesa da tempo”.

Codici da anni raccoglie le segnalazioni dei pazienti e dei loro familiari su ritardi o, peggio, errori e negligenze nell’assistenza sanitaria. Un’attività di monitoraggio ed anche di tutela del diritto alla salute dei cittadini. È possibile mettersi in contatto con l’associazione telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..