Dati allarmanti e spunti di riflessione interessanti. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito a quanto emerso dal Convegno sulla Responsabilità Sanitaria organizzato da Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari) giovedì scorso a Roma.
Giunge alla 14esima edizione l’iniziativa Frecciarosa, promossa dalla Fondazione IncontraDonna con il Gruppo FS e il patrocinio del Ministero della Salute, nata con finalità di divulgazione scientifica e sensibilizzazione alla prevenzione in ambito oncologico, con particolare attenzione alla prevenzione del tumore del seno.
“Abbiamo dato un’altra risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari. Con l’approvazione del decreto legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l’arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario. Abbiamo mantenuto un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza”. È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.
Le associazioni Codici, Codici Campania e Codici Salute sono state ammesse in qualità di parte civile nel processo per un presunto caso di malasanità che si sarebbe verificato nel 2022 al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta.
Sono tanti gli aspetti da chiarire sulla morte di Francesca Carocci, la 28enne deceduta all’Aurelia Hospital di Roma lo scorso marzo. Un presunto caso di malasanità su cui l’associazione Codici ha deciso di presentare un esposto in Procura.
Impegnata da anni in battaglie legali contro la malasanità, l’associazione Codici interviene con un esposto sulla morte di Helen Comin, la 50enne vicentina che, dopo essersi sottoposta ad un’operazione di chirurgia plastica al seno in una clinica privata di Castelfranco Veneto, è deceduta presso l’ospedale San Giacomo di Castelfranco.
Nuovo intervento dell’associazione Codici nell’ambito dell’attività condotta da anni contro la malasanità.
È colpa della legionella. Questa la denuncia che i parenti di una paziente di 56 anni deceduta all’ospedale Fazzi di Lecce lo scorso 21 agosto avrebbero sporto chiedendo di fare luce su quanto accaduto. Sulla vicenda interviene anche l’associazione Codici, che ha deciso di presentare un esposto alla Procura affinché venga fatta chiarezza.