Nuova udienza per la class action di Codici contro Costa

Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale di Genova, l’udienza relativa alla class action promossa dall’associazione Codici nei confronti della compagnia di navigazione Costa per la crociera “Grecia nel cuore” dell’agosto 2019 a bordo della nave Victoria.

La cancellazione della tappa di Corfù e le ore di attesa per lo sbarco finale a Bari, insieme ad altri disagi, hanno portato a promuovere un’iniziativa a tutela dei viaggiatori, per i quali viene chiesto il rimborso parziale del prezzo pagato per l’acquisto del pacchetto turistico ed il risarcimento danni.

“Nell’udienza odierna – spiega Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – l’attenzione si è soffermata sulla cancellazione della tappa di Corfù. In particolare, è stato affrontato il ritardo nella partenza della nave dal porto del Pireo, che ha portato all’annullamento della tappa, sostituita da un giorno di navigazione. Incredibilmente, il Tribunale non ha ammesso le domande della nostra associazione al Comandante della nave, dal quale avremmo voluto sapere perché l’essere entrati in porto con due ore di ritardo ha fatto saltare poi una tappa intera. Un cambio di programma importante, che ha scatenato ovviamente le proteste dei crocieristi. Riteniamo che Costa debba rimborsare e risarcire i viaggiatori, perché la crociera scelta e pagata non si è poi realizzata. Purtroppo, non è il primo caso che stiamo seguendo con Costa. Abbiamo avviato una class action anche per un’altra crociera, quella a bordo della nave Pacifica, anch’essa dichiarata ammissibile dal Tribunale di Genova. Speriamo che la compagnia cambi finalmente rotta”.

La class action per Costa Pacifica riguarda la vacanza “Le perle del Caribe” svoltasi dal 21 dicembre al 28 dicembre 2017. In questo caso i disagi lamentati dai crocieristi consistono nella soppressione, non tempestivamente comunicata, delle tappe di Saint Marteen, La Romana e Isola Catalina, sostituite con giorni di navigazione ed altre tappe, e l’omissione della tempestiva informazione su modifica del pacchetto di viaggio, diritto di recesso e mancata riduzione del prezzo. E poi ritardi nella consegna dei bagagli e nelle operazioni di sbarco e imbarco, escursioni con guide che non comprendevano l’italiano, in sostanza una crociera non certo da sogno. Le adesioni alla class action sono ancora aperte. Per informazioni è possibile scrivere al numero WhatsApp 338.48.04.415, telefonare al numero 06.55.71.996 oppure inviare un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..