Codici: anche sul caso Euribor i giudici di Milano dimostrano un orientamento filo-imprese

Tira una brutta aria nelle aule di giustizia italiane.

L’ordinanza della Cassazione del 13 dicembre sul tema della manipolazione dell’Euribor da parte di un cartello di banche, sanzionato dalla Commissione Europea, sembra essere carta straccia per alcuni giudici, protagonisti di sentenze che l’associazione Codici contesta con fermezza.

“Si sta creando confusione in una situazione che invece è chiarissima – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e, come capita spesso in questi casi, a rimetterci sono i cittadini. Nelle ultime settimane prima il Tribunale di Torino e poi il Tribunale di Milano si sono contraddistinti per sentenze che vanno nella direzione opposta a quella indicata dalla Cassazione. I reclami presentati sono stati respinti con provvedimenti che lasciano allibiti. E c’è da dire che in particolare i giudici lombardi troppo spesso hanno orientamenti filo-imprese. Fortunatamente c’è chi segue la strada tracciata dalla Suprema Corte e questo fa ben sperare in una vicenda sicuramente intricata, ma dai contorni netti. Non c’è possibilità di andare fuoristrada”.

Riprendendo una decisione della Commissione Europea che aveva sanzionato un cartello, a cui avevano partecipato le principali banche internazionali, per aver manipolato il tasso Euribor, la Cassazione ha dichiarato illegittimi tutti gli interessi pagati in base a questo parametro tra il 29 settembre 2005 ed il 30 maggio 2008. “La Cassazione ha dichiarato la nullità del tasso Euribor e, quindi, di tutti i pagamenti effettuati a titolo di interessi su mutui, finanziamenti e leasing stipulati precedentemente o nel corso di quel triennio – aggiunge Giacomelli – e questa ordinanza ha avuto un’eco notevole. Non poteva essere diversamente, visto che si apre ad un risarcimento di massa. Abbiamo ricevuto tante segnalazioni, stiamo seguendo molti casi e fortunatamente non tutti i giudici seguono l’orientamento di quelli di Torino e Milano. Sono arrivate sentenze sulla scia dell’ordinanza della Cassazione, ad esempio da Trieste, Cagliari e Catanzaro. Ciò fa ben sperare per pronunciamenti che tutelino i cittadini, perché sono loro le vittime in questa vicenda, non le banche”.

L’associazione Codici è a disposizione con i propri esperti per valutare la possibilità di richiedere il rimborso sulla base di quanto stabilito dalla Cassazione sulla manipolazione del tasso Euribor. Per informazioni ed assistenza telefonare al numero 065571996 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..