Codici: impugneremo il provvedimento che prevede la sospensione per gli operatori sanitari non vaccinati

Un attacco alla libertà di scelta, imponendo vaccini che non hanno seguito i classici iter di sperimentazione.

Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito all’indicazione impartita dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, sulla scia di quanto disposto dal Ministero della Salute, a tutti gli ordini territoriali, tenuti, in caso di accertamento da parte dell’azienda sanitaria competente di operatori sanitari e medici non vaccinati, a provvedere alla sospensione ex lege finché non avranno effettuato la vaccinazione antiCovid19.

“Impugneremo il provvedimento – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – in quanto lo riteniamo un atto gravissimo. Prima di tutto, perché lede la libertà di scelta dell’individuo, che deve essere garantita sempre e comunque. La pandemia ha avuto, e continua ad avere, un impatto eccezionale, ma questo non può mettere in discussione diritti imprescindibili. Altro aspetto da tenere in considerazione, e che ci spinge ad impugnare il provvedimento in questione, riguarda l’iter che hanno sostenuto i vari vaccini per arrivare all’approvazione finale. Non sono stati testati seguendo i percorsi classici e questo certamente non è un dettaglio. Non passa giorno senza che vengano registrati eventi avversi, con famiglie che piangono la morte improvvisa di un proprio caro e, giustamente, chiedono di sapere la verità, perché non si conoscono le cause del decesso, soprattutto in quei casi, e non sono pochi, in cui la persona vaccinata non aveva patologie pregresse. Per queste regioni, contestiamo la decisione di sospendere gli operatori sanitari non vaccinati ed abbiamo deciso di impugnare il provvedimento”.