L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con l’obiettivo di garantire una protezione efficace dei minori dai pericoli del web, ha approvato (delibera 96/25/CONS) le modalità che le piattaforme di video sharing e i siti web, che rendono disponibili in Italia contenuti, devono utilizzare per la verifica della maggiore età degli utenti (cd. age assurance, o anche “age verification”), in attuazione della legge 13 novembre 2023, n.159 (“Decreto Caivano”).
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una richiesta di informazioni a Lusha Systems Inc, una società statunitense che tramite la sua piattaforma online offre alle aziende informazioni “arricchite” per trovare o verificare, tra gli altri, indirizzi e-mail e numeri di telefono fisso e mobile.
“La sua privacy vale più di un like” è il claim della nuova campagna di comunicazione istituzionale lanciata dal Garante Privacy contro il cosiddetto “sharenting”, cioè la condivisione sui social, costante e ossessiva, da parte dei genitori di foto e video dei propri figli.
È online “A proposito di privacy”, il podcast del Garante per la protezione dei dati personali, ideato per aiutare cittadini, imprese e istituzioni a comprendere il valore dei dati personali e l’importanza della loro tutela.
Più denunce, più sostegno alle vittime.
In un Paese che si definisce attento ai diritti di tutti, continua a persistere una grave lacuna nell’attenzione istituzionale verso una categoria sempre più numerosa di cittadini in difficoltà: i padri separati.
Vive al Nord, ha un contratto di lavoro stabile e un reddito tra i 28.000 e i 50.000 euro.
In occasione della Festa del Papà, che si celebra il 19 marzo, l’associazione Codici richiama l’attenzione su una realtà troppo spesso dimenticata: la condizione dei padri separati.










