È nata la prima squadra europea per preparare Comuni e cittadini verso l’adattamento ai cambiamenti climatici

Il recentissimo rapporto delle Nazioni Unite non è stato mai così allarmistico e senza alcun margine di interpretazione nei confronti del futuro dell’umanità.

Dovremmo quindi abituarci ad ondate di calore sempre più forti, che colpiranno soprattutto le popolazioni delle megalopoli tropicali, e ancora abituarci agli incendi delle ultime foreste tropicali, alla rapida fusione dei ghiacci terrestri, al conseguente innalzamento dei mari, alla scomparsa di specie vegetali e animali e all’aumento di epidemie. Nella relazione dell’ONU si legge:  "La vita sulla Terra può riprendersi dai grandi cambiamenti climatici evolvendosi in nuove specie e creando nuovi ecosistemi, ma l'umanità non potrà farlo".  Il rapporto sarà pubblicato ufficialmente tra qualche mese, ma da questa prima bozza tutte le comunità scientifiche del pianeta sono in allarme, infatti temono che si stia per verificare quello che si temeva: “una accelerazione del riscaldamento globale del pianeta”.

E allora che fare? Non è facile invertire in poco tempo questo modello di sviluppo che la nostra civiltà si è dato, tuttavia a Roma non a parole ma concretamente si sta preparando la risposta:

Venerdì 25 giugno, è iniziato a Roma il percorso formativo per laureati in settori scientifici al fine di offrire alla collettività esperti nell’adattamento ai cambiamenti climatici. A Roma preso il centro congressi delle Officine Farnese si è tenuto il primo stage, propedeutico al corso di Geniere della protezione ambientale e climatica che inizierà il 10 settembre prossimo preso il Dipartimento di Chimica dell’ Università La  Sapienza.

Lo stage ha fornito al primo turno di stagisti (successivi altri stage a luglio)la capacità di utilizzare innovativi strumenti per la lettura del territorio attraverso il GPS e il GIS, nonché attraverso un sofisticato software capace di individuare le criticità sul territorio nel caso di alluvioni, siccità prolungate, incendi di boschi, ecc.

Lo scopo di questa iniziativa voluta da Accademia Kronos e dal Dipartimento di Chimica della Sapienza, è quello di creare in Italia almeno 20.000 esperti e, quindi posti di lavoro, da inserire nei comuni o altri enti territoriali al fine di preparare le amministrazioni pubbliche, nonché gli stessi cittadini, agli effetti negativi su ambiente, salute ed economia, indotti purtroppo dalla questione climatica, visto che il trend del riscaldamento globale del pianeta non si fermerà facilmente nei prossimi decenni.

A fine ottobre prossimo i primi 40 genieri della protezione ambientale e climatica, verranno messi a disposizione di tutti quegli enti territoriali che ne sentiranno la necessità. Questi nuovi professionisti saranno in grado anche di aiutare le amministrazioni locali ad individuare e a partecipare a tutti quei bandi nazionali, europei ed anche extraeuropei capaci di finanziare progetti per la messa in sicurezza dei territori in caso di fenomeni estremi meteo. Anche nel settore dell’agricoltura questi genieri della protezione ambientale e climatica saranno in grado di combattere con sistemi “biologici” e non invasivi, gli insetti nocivi a piante ed animali che potrebbero proliferare in maniera eccessiva a causa proprio dell’aumento del calore terrestre.