Stop dell'Antitrust a Tiger Shop per la vendita di mascherine

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha eseguito un nuovo intervento nel settore dell'ecommerce per quanto riguarda la vendita di prodotti legati all'emergenza Coronavirus.

Nello specifico, l'Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di Tiger Group Srl, disponendo al contempo in via cautelare la sospensione della promozione e vendita, attraverso il nome a dominio https://www.tigershop.it/, dei dispositivi individuali di protezione (in particolare mascherine di categoria FFP2) che risultino difformi da quelli pubblicizzati, in termini di caratteristiche qualitative e tecniche, certificazioni/validazioni e provenienza, e che non siano disponibili per la consegna entro i tempi indicati.

Mascherine diverse, costose e con consegna lenta

In particolare, l'adozione di un provvedimento in via di urgenza è stata ritenuta indispensabile al fine di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere indifferibile l'intervento dell'Autorità. Infatti, il sito in questione diffonde comunicazioni pubblicitarie che invitano all'acquisto online di dispositivi di protezione individuale (in particolare mascherine di categoria FFP2) ai quali sono attribuite caratteristiche qualitative e tecniche, anche attraverso immagini e descrizioni che utilizzano impropriamente marchi noti e affidabili, che non trovano riscontro nei prodotti poi consegnati ai consumatori privi delle certificazioni vantate; peraltro, i predetti dispositivi di protezione individuale, al pari di altri dispositivi medici (cc.dd. "mascherine chirurgiche"), sono offerti in vendita a prezzi elevati e sono consegnati con considerevoli ritardi rispetto alla tempistica reclamizzata (24/48 ore).

L'Autorità ha ritenuto, in particolare, che le modalità di promozione e vendita di tali prodotti siano prima facie ingannevoli, con riferimento alle modalità con cui sono presentate l'efficacia preventiva, l'appartenenza a una determinata classe di protezione (FFP2) e l'esistenza di indimostrate certificazioni in relazione ai prodotti venduti online in occasione dell'emergenza sanitaria derivante dal Covid-19 (Coronavirus SARS-CoV-2), nonché aggressive, in quanto il sito sfrutta l'alterata capacità di valutazione del consumatore dovuta all'allarme suscitato dal costante aumento del numero dei soggetti contagiati dalla COVID-19 e dal rischio di mortalità conseguente alla contrazione del virus.

Il precedente con l'intervento di Codici

Il sito Tiger Shop era già finito nel mirino dell'Antitrust, facendo scattare anche l'intervento di Codici. Proteste dei consumatori, problemi con gli acquisti ed un'azione avviata dall'associazione per tutelare i clienti.

Le correzioni di Oxystore e Wish

Nella stessa adunanza l'Autorità ha rilevato come sia stato rimosso ogni riferimento all'efficacia preventiva e/o terapeutica contro il Covid-19 dei prodotti offerti sul sito www.oxystore.it (PS11732) e sulla piattaforma www.wish.com (PS11734); inoltre ha riscontrato come sulla medesima piattaforma non risultino più offerte relative ad appositi kit test per autodiagnosticare la presenza del virus.