Erogazione Bonus 150 euro: ecco come funzionerà
Il Decreto Aiuti Ter ha introdotto una nuova misura una tantum: vediamo come avverrà l’erogazione del Bonus 150 euro.
Erogazione Bonus 150 euro: per contrastare il caro-vita, dovuto soprattutto all’aumento dei costi dell’energia e del gas, il Governo ha deciso d’introdurre una nuova misura: il Bonus 150 euro.
Il Bonus 150 euro, introdotto dal Decreto Aiuti Ter, è un’indennità una tantum, che verrà erogata a diverse categorie di cittadini.
Ma vediamo allora come sarà l’erogazione del Bonus 150 euro.
Erogazione Bonus 150 euro: vediamo come avverrà
Secondo le stime, l’erogazione del Bonus 150 euro interesserà una platea di 22 milioni di cittadini.
A poterne usufruire saranno le seguenti categorie:
- Lavoratori dipendenti pubblici e privati;
- Pensionati;
- Lavoratori domestici;
- Percettori del Reddito di Cittadinanza;
- Lavoratori stagionali del turismo e dello spettacolo;
- Incaricati di vendite a domicilio;
- Lavoratori autonomi e liberi professionisti;
- Disoccupati percettori di Naspi, Dis-Coll e disoccupazione agricola;
- Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- Collaboratori sportivi;
- Dottorandi e assegnisti di ricerca.
A seconda della categoria di appartenenza, ci sono modalità di erogazione diverse. Vediamo quali sono.
Chi lo riceverà automaticamente
Alcune categorie di lavoratori riceveranno il Bonus 150 euro automaticamente, senza doverlo richiedere.
Queste categorie sono:
- Titolari di trattamenti pensionistici;
- Lavoratori domestici;
- Dipendenti pubblici;
- Chi beneficia dell’indennità di disoccupazione NASPI, Dis-Coll o la disoccupazione agricola;
- Beneficiari del Bonus Covid dal Decreto Sostegni e dal Decreto Sostegni bis;
- Collaboratori sportivi;
- Lavoratori autonomi privi di partita Iva;
- Incaricati alle vendite a domicilio;
- Nuclei familiari beneficiari del reddito di cittadinanza.
Chi dovrà mandare una richiesta
Per alcune categorie, è previsto l’invio di una richiesta specifica, come:
- Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
- Dottorandi e assegnisti di ricerca;
- Lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti;
- Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.
La domanda potrà essere inoltrata nella propria area personale sul sito dell’INPS.
Chi dovrà compilare un’autocertificazione
I lavoratori dipendenti dovranno presentare un’autocertificazione al proprio datore di lavoro, che attesti il possesso di alcuni requisiti:
- Non essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici;
- Non far parte di un nucleo familiare beneficiario del Reddito di Cittadinanza;
- Avere una retribuzione imponibile, nella competenza del mese di novembre 2022, inferiore a 1538 euro;
- Non ricevere la stessa indennità pagata da un altro datore di lavoro.
L’Inps comunicherà a breve quale sarà il modello da utilizzare per l’autocertificazione.