Tentata estorsione a Ostia, l'allarme di Codici

Con un esposto alla Procura, l’associazione Codici interviene sull’ennesimo caso che rilancia il tema criminalità nella capitale, pronta a fare la sua parte in Tribunale.

Il riferimento è all’arresto eseguito dai Carabinieri del Gruppo di Ostia, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, di due persone, indagate a vario titolo per il reato di concorso in tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso. La vittima è un imprenditore, impegnato in un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale sul litorale romano.

“In cambio di protezione – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – l’imprenditore non avrebbe avuto problemi con il progetto. Il tutto per la cifra di 500mila euro”. Per convincerlo ad affidarsi a loro, è stato ricordato anche un episodio violento con protagonista uno dei due arrestati, avvenuto negli anni scorsi ad Ostia, la gambizzazione di una persona appartenente all’ambiente malavitoso, ed è stato vantato un ruolo importante nella criminalità organizzata locale. “L’imprenditore ha avuto la forza ed il coraggio di reagire – prosegue Giacomelli – e grazie alla sua denuncia è stato possibile sventare questo tentativo di estorsione, con le modalità tipiche delle organizzazioni mafiose. Non è facile mantenere la lucidità in queste situazioni, ma bisogna sempre ricordare che c’è una via di uscita quando si presentano criminali del genere, persone che promettono protezione o favori vari in cambio di soldi. È la strada della legalità, che passa per la denuncia e permette di non diventare vittima di estorsioni e di casi che possono poi sfociare nell’usura”.