Codici: a Roma disposta la riassegnazione di 12 azioni di classe dopo quasi 1 anno dalla loro iscrizione
Inaccettabile. Questo il giudizio dell’associazione Codici in merito all’ultimo provvedimento adottato dal Tribunale di Roma, con cui è stata disposta la nuova assegnazione al Presidente di ben 12 azioni di classe, comprese quelle promosse contro grandi aziende come Enel Energia.
“Questa decisione rappresenta un’ingiustizia per i consumatori – sostiene Codici – ed è un segnale estremamente preoccupante per il futuro della giustizia civile in Italia. Le azioni di classe sono strumenti fondamentali per la tutela collettiva e per un corretto funzionamento del mercato, ma possono essere efficaci solo se trattate con tempestività e rispetto. Le 12 azioni di classe coinvolte sono ferme da oltre 1 anno in attesa della fissazione della prima udienza, mentre le aziende coinvolte proseguono indisturbate le loro pratiche illegittime”.
Codici denuncia un timore concreto di discriminazione da parte dei Giudici verso le azioni di classe, strumenti di tutela che suscitano una crescente insofferenza nella magistratura, con decisioni che rischiano di diventare sbrigative e punitive nei confronti dei consumatori.
Questo atteggiamento non è isolato. Anche in altri Tribunali Codici ha riscontrato un orientamento restrittivo e penalizzante verso le class action. Emblematica la vicenda del Tribunale di Bologna, che ha portato l’associazione a chiedere l’apertura di una procedura di infrazione all’Unione Europea per violazione del diritto comunitario in materia di tutela collettiva dei consumatori.
Per questo motivo, Codici annuncia di aver richiesto un incontro urgente con il Presidente del Tribunale per avere assicurazioni che le azioni di classe non vengano discriminate e siano trattate con pieno rispetto del diritto e con imparzialità.




