Codici: in Puglia risultati straordinari con i Punti Digitale Facile

C’era anche l’associazione Codici, con la delegazione pugliese, al Secondo Forum della Rete Regionale della Facilitazione Digitale.

Organizzata dalla Sezione Crescita Digitale del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia e da InnovaPuglia SpA, società in house regionale, l’iniziativa si è svolta mercoledì scorso a Bari, presso l’auditorium dell’ITS Academy Apulia Digital in Fiera del Levante. L’evento si inserisce nell’ambito del progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale”, finanziato dal PNRR – Missione 1, Componente 1, Investimento 1.7.2, ed ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, enti locali, agenzie regionali e Terzo Settore.

“La digitalizzazione non è più una sfida, ma una realtà – afferma Gabriella Di Bartolomeo, Referente di Codici Puglia –. Con questo progetto è stata creata una rete capillare composta da 231 Punti Digitale Facile, attivi sul territorio. Anche noi di Codici abbiamo fatto la nostra parte e siamo orgogliosi di aver accompagnato i cittadini in un percorso affascinante ed interessante, ma non privo di ostacoli. Pensiamo agli smartphone, che fanno parte della vita quotidiana della stragrande maggioranza dei cittadini. Non tutti sanno come utilizzarli, ad esempio, per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Grazie a questo progetto, le persone hanno imparato a sfruttare al meglio i dispositivi elettronici, acquisendo anche nozioni ed informazioni utili per evitare di cadere nelle trappole disseminate online dai truffatori”.

“Un plauso alla Regione Puglia – dichiara Davide Zanon, Responsabile dell’Ufficio Progetti di Codici – per aver creduto fin dall’inizio nel ruolo fondamentale della facilitazione digitale come strumento di inclusione sociale. I Punti Digitale Facile rappresentano un riferimento prezioso per i consumatori per chiedere chiarimenti e supporto per pratiche sempre più diffuse. Tutto questo permette di accorciare il divario con le nuove generazioni e di evitare che si creino disuguaglianze per ragioni anagrafiche o magari anche sociali ed economiche. Iniziative come questa sono un esempio concreto e virtuoso dei risultati positivi che si possono raggiungere con la collaborazione tra istituzioni, enti locali ed il mondo del Terzo Settore. Uno schema vincente che ci auguriamo venga replicato, in Puglia così come nel resto d’Italia”.