Parigi slow

La capitale francese da settembre ha deciso di introdurre il limite di 30 km orari per le strade urbane. Una nuova legge che porta benefici ma anche lamentele tra i cittadini parigini.

Tra i benefici, troviamo sicuramente una migliore sicurezza sulle strade, sia per quanto riguarda pedoni e ciclisti ma anche per gli automobilisti stessi. Il limite di velocità imposto, aiuta anche a contrastare l’inquinamento acustico, che sempre più rende invivibile e stressante la vita dei cittadini, soprattutto quelli che abitano vicino il centro. Inoltre, un beneficio molto importante che segue dalla nuova legge, è quello che diminuendo la velocità possano diminuire anche le emissioni nocive, ridimensionando l’inquinamento. Tra le lamentele degli abitanti per il nuovo limite di velocità, imposto dalla legge, ci sono segnalazioni per quanto riguarda i tempi di percorrenza che ovviamente sono destinati ad aumentare. Tra i più critici, ci sono corrieri, fattorini e tassisti, i quali affermano di dover aumentare le tariffe delle corse per contrastare i tempi di percorrenza più duraturi grazi al limite di velocità.

Parigi non è la sola città francese ad aver imposto il limite di 30 km orari nelle strade della città. Ci sono città come Grenoble, Lille e Montpellier che hanno deciso di abbassare il limite di velocità.

Ovviamente anche a Parigi, ci sono strade che sono esentate dalla riduzione del limite della velocità, ad esempio nella tangenziale si potrà andare fino ai 70 chilometri orari. Ma anche strade come i viali Champs-Elysées, l’avenue Foch, l’avenue de la Grande Armée e la rue Royale e altri viali potranno continuare a rispettare il limite di velocità precedentemente imposto senza aderire al nuovo limite.

La proposta di legge di abbassare il limite della velocità a 30 km orari è stata suggerita dalle Nazioni Unite, durante l’ultima settimana mondiale della sicurezza stradale, che si è tenuta tra il 17 e il 22 maggio.

In Italia tale proposta è stata accolta dall’Unione Italiana Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica (UNASCA) a partire da Bologna, quasi 30 associazioni diverse hanno lanciato l’associazione Salvaciclisti.

Ridurre la velocità, nelle strade urbane delle città, può sicuramente spingere i cittadini all’utilizzo di mezzi alternativi alle automobili, come ad esempio biciclette e monopattini. Un buon proposito per inquinare meno.