Il futuro della mobilità: il motore a idrogeno

Il motore a idrogeno è un sogno: di tutti gli inquinanti purtroppo prodotti dai nostri mezzi di trasporto rimarrebbe solo il vapore acqueo che inquinante certo non è.

Questo sogno però contrasta con l'indisponibilità naturale di idrogeno. Questo gas viene oggi prodotto attraverso lo Steam Reforming (reazione fra metano e vapore acqueo ad altissima temperatura con produzione, oltre che di idrogeno, anche di ossido di carbonio) oppure attraverso il trattamento chimico di idrocarburi e combustibili fossili sfruttando alghe, fanghi ed acque reflue nei bioreattori o ancora attraverso l'elettrolisi dell'acqua. Quest'ultima risulta la via più percorribile se eseguita attraverso l'impiego di risorse energetiche rinnovabili. Su questa strada si sta indirizzando l'UE. Ha detto Thierry Breton, Commissario per il mercato interno UE: l'idrogeno da energie rinnovabili svolge un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione di numerosi settori della nostra economia; gli Stati membri dovrebbero considerare con attenzione il mercato dell'idrogeno e la possibilità di realizzare le relative infrastrutture transfrontaliere nella destinazione da dare ai rispettivi fondi per la ripresa nazionale.



A cura del Prof. Luigi Campanella (Docente Università La Sapienza, Vicepresidente di AK e Presidente Commissione Scientifica di AK)