Animali che non si possono tenere in casa: cosa dice la legge

Non tutti gli animali possono essere considerati “domestici”, vediamo quali sono gli animali che non si possono tenere in casa.

Avere un animale domestico porta sempre tanta felicità, ma quali sono gli animali che non si possono tenere in casa? La legge vieta il possesso in casa di alcuni animali, soprattutto quelli esotici. Questo perché molti di questi sono rari o in via d’estinzione, oppure perché potrebbero essere pericolosi o aggressivi. Vediamo cosa dice la legge in merito agli animali che non si possono tenere in casa.

Animali che non si possono tenere in casa: la legge in merito

Sempre più famiglie italiane possiedono un animale domestico: un cane, un gatto, un criceto e i più spericolati si avventurano sugli animali domestici esotici, come le iguane o i serpenti. L’amore per gli animali, per molti, non ha limiti, ma il possesso di alcuni di essi può essere vincolato da certe limitazioni. La Convenzione di Washington, relativa al commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES), è stata redatta nel 1963 ed è entrata in vigore il primo luglio 1975 negli Stati Uniti. È stata ratificata in Italia con la legge n .874 del 19 dicembre 1975 (anche se è stata applicata solamente a partire dal 1980) ed è ancora disciplinata dal Regolamento CE 338/75. Nella Convenzione di Washington troviamo la lista delle specie animali vietate e concesse in casa. Chi non rispetta le indicazioni, rischia pene molto severe: si va dall’arresto fino a 3 anni di reclusione, oltre a multe fino a 150mila euro. La CITES regola il commercio e l’esportazione di oltre 36'000 specie, divise in tre appendici:

  • Prima appendice: elenco delle specie minacciate dall’estinzione, per le quali il commercio è assolutamente vietato.
  • Seconda appendice: elenco delle specie che si possono commerciare, seppur seguendo alcune regole, come evitare gli sfruttamenti, per regolarizzare la loro sopravvivenza.
  • Terza appendice: elenco delle specie protette dai singoli Stati, i quali regolarizzano le esportazioni in altri territori.

A questo link potrete consultare la lista delle specie protette.

Quali sono gli animali che non si possono tenere in casa

Nelle liste della CITES abbiamo un quadro completo degli animali che non si possono tenere in casa. È vietato, ad esempio, tenere in casa animali selvatici, come lupi, orsi, marmotte, castori, volpi, cerbiatti e cinghiali, perché sono classificati nella categoria degli animali selvatici, la cui detenzione è illegale, poiché sono animali autoctoni (italiani), la cui vendita e cattura sono vietate. In Italia è presente anche il Decreto del Ministro per l’Ambiente del 19/4/1996, modificato con Dm del 26/4/2001, che vieta il possesso di alcuni animali, perché ritenuti potenzialmente pericolosi e di cui è proibita la detenzione. L’elenco comprende circa 10 ordini animali e 54 famiglie della classe Mammalia e Reptilia. L’elenco è veramente molto lungo, ma comprende: elefanti, tigri, pantere, iene, scimmie, lontre, lemuri, alligatori, varie specie di serpenti (come il serpente corallo, l’anaconda, il mamba e la vipera), aracnidi pericolosi per l’uomo e molti altri.

Quali sono gli animali domestici concessi

Gli animali che possono essere tenuti in casa sono: pappagalli, gechi, tartarughe di terra, merlo indiano, cavia peruviana, furetto, chinchilla, iguana, drago barbuto, serpenti (tranne quelli vietati dal decreto) e il riccio africano, oltre ovviamente a quelli che noi definiamo già “domestici”, come cani, gatti, uccelli, pesci e conigli. Alcuni animali esotici sono permessi, quindi, ma il padrone deve fare attenzione che questi non siano compresi nell’elenco degli animali vietati dalla Convenzione, ma soprattutto, i padroni devono avere l’accortezza di tutelare la salute dell’animale e di chi gli sta intorno, come gli altri condomini.