Arriva il Super Green Pass

I contagi di Covid-19 aumentano e il Governo vuole salvaguardare il Natale. Per questo, è in arrivo il Super Green Pass, vediamo di cosa si tratta.

Super Green Pass: il nuovo aumento di contagi fa temere il Governo sulle sorti del Natale in arrivo. I governatori e i sindaci di varie città stanno premendo per avere un piano per fronteggiare i rischi delle festività, soprattutto nelle occasioni al chiuso, con tante persone.

Per questo, la decisione del Super Green Pass sta accelerando. Vediamo di cosa si tratta e quali saranno le misure in arrivo.

Super Green Pass: che cos’è

Il Super Green Pass rientrerebbe nel nuovo decreto per fronteggiare la nuova ondata di contagi di Covid-19 e sarà applicato tra pochi giorni. Secondo le prime indiscrezioni, le nuove misure prevedranno restrizioni e divieti solamente per i non vaccinati. I ministri hanno affermato:

“Dobbiamo garantire alle attività di rimanere aperte e a chi è immunizzato di continuare la vita sociale”.

Mentre il presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente delle Regioni Massimiliano Fedriga ha detto:

“Servono al più presto misure differenziate, in modo da favorire l’adesione alla campagna vaccinale degli ultimi indecisi e dare certezze ai ristoratori, agli albergatori, ai negozianti. Non è una discriminazione, è la garanzia per non chiudere tutto”.

Secondo le previsioni, le restrizioni previste entrerebbero in vigore se la regione passasse in zona arancione.

Super Green Pass: quali saranno le nuove misure

Il Super Green Pass è una nuova misura richiesta da molte regioni, per cercare di tamponare la nuova ondata e per poter preservare sia i vaccinati che le imprese commerciali, già molto colpite lo scorso anno, dalle restrizioni natalizie. Vediamo quali sono le ipotesi per le nuove misure col Super Green Pass.

Obbligo vaccinale per alcune categorie

È ormai in atto la terza dose di vaccino, che è obbligatoria per il personale sanitario e per i lavoratori delle RSA. Il Governo, però, sta pensando di allargare l’obbligo della terza dose anche al personale scolastico, alle forze dell’ordine e ai lavoratori della pubblica amministrazione, che sono al contatto col pubblico.

Intervallo di tempo terza dose

Appena si otterrà l’approvazione dall’Aifa, si potrà effettuare la terza dose di vaccino o il richiamo, cinque mesi dall’ultima inoculazione.

Durata del Green Pass

Negli ultimi giorni, si sta discutendo molto sulla durata della certificazione verde. Innanzitutto, è stato deciso che il Green Pass non sarà più valido se non si effettuerà il terzo richiamo. Inoltre, si sta discutendo sull’abbreviare la durata della certificazione verde dai 12 ai 9 mesi, nonostante alcune proposte di ridurlo addirittura a 6 mesi. Su questo, bisognerà attendere il parere del Comitato Tecnico Scientifico, che sta valutando la durata effettiva degli anticorpi del vaccino.

Green Pass e vaccino

Le eventuali restrizioni saranno legate solamente alle attività sociali, alle attività commerciali e a quelle produttive e varranno solamente per i soggetti non vaccinati. Proprio per questo, si sta discutendo sul concedere il Green Pass solamente ai soggetti vaccinati e non a chi fa solamente il tampone. Il tampone per la certificazione verde sarebbe valido solamente per andare a lavoro.

I luoghi vietati

Il Governo sta discutendo sul vietare ai non vaccinati la possibilità di frequentare alcuni luoghi chiusi, come bar, ristoranti, palestre, piscine, stadi, cinema, teatri, musei e impianti sciistici. Tra le ipotesi, ci sono anche alcune limitazioni per le attività all’aperto. Tra le ipotesi, inoltre, ci sono anche nuove misure per i mezzi di trasporto: chi non è vaccinato, potrà fare un tampone prima di prendere treni ad alta velocità e aerei. Ma si sta discutendo anche sull’imporre il tampone per prendere metropolitane e autobus, ipotesi che ha fatto molto discutere i sindacati. Infatti, l’eventuale controllo sarebbe molto difficoltoso per i mezzi di trasporto cittadini.

Durata validità tamponi

Un altro punto importante sul quale il Governo sta discutendo è la durata della validità dei tamponi. Tra le ipotesi, c’è quella di abbassare la validità del molecolare a 48 ore e quello del tampone antigienico a 24 ore. Su questo punto, però, bisognerà aspettare il parare del Cts.

Obbligo vaccinale e stato di emergenza

Per ora, il Governo non vuole incorrere nell’obbligo vaccinale, per non aumentare le tensioni, ma rimane una delle proposte sul tavolo di Palazzo Chigi. Ad influenzare la decisione, sarà sicuramente l’andamento della pandemia e la situazione delle terapie intensive. Lo Stato di emergenza, invece, sarà prorogato fino al 30 gennaio, quando scadranno i due anni dalla prima dichiarazione di stato di emergenza, all’inizio della pandemia di Covid-19. A dicembre si deciderà se approvare una nuova legge che proroghi la validità dello stato di emergenza per altri tre mesi o fino alla fine della campagna vaccinale.