Irrigare il giardino: meno sprechi con le elettrovalvole per acqua
L’irrigazione non sempre è un compito divertente.
Soprattutto quando la si svolte manualmente in genera diventa qualcosa che richiede fin troppo tempo e tende a risultare faticosa. Non bisogna dimenticare poi che se la si fa manualmente si tende a consumare fin troppa acqua con danno per il proprio portafogli, ma anche per l’ambiente, tematica non secondaria visti i tempi che corrono.
Viste le difficoltà appena descritte in molti stanno optando per soluzioni alternative e tecnologiche allo scopo di mantenere i propri giardini in perfetto stato senza dover faticare troppo. C’è chi sta iniziando ad utilizzare dispositivi come queste elettrovalvole acqua allo scopo di automatizzare e ottimizzare tutti i processi relativi all’irrigazione.
Sempre più diffuse, le elettrovalvole hanno cominciato a rivoluzionare il giardinaggio a modo loro. Sono dispositivi tecnologici di vario prezzo che partono dai 2 euro circa di quelli più semplici e antiquati per finire a quelli più avanzati e motorizzati che toccano anche i 20 euro di costo per pezzo.
Come funziona un’elettrovalvola da irrigazione?
Le elettrovalvole per acqua sono utili a creare impianti per irrigare del tutto automatizzati. Senza bisogno di intervento umano, questi dispositivi regolano in autonomia la fuoriuscita dell’acqua gestendone il flusso ovunque siano installate. Certo, da sempre esistono sistemi automatici di irrigazione, ma con gli ultimi modelli si è arrivati a un livello di ottimizzazione davvero elevato che permette di risparmiare acqua.
Sul mercato è possibile oggi reperire molti modelli differenti di elettrovalvole, ciascuno di essi può differire per caratteristiche ed efficienza, ma anche per durabilità in base al materiale con cui sono realizzate. I materiali più diffusi sono il pvc o il nylon, perfetti per chi vuole contenere i costi, mentre alcuni modelli di qualità elevata possono essere creati anche in acciaio oppure in ottone.
Elettrovalvola a 9 o a 24V?
Tra le elettrovalvole per acqua pensate appositamente per l’irrigazione esistono in particolare 2 modelli che si distinguono anzitutto per il voltaggio a 24 o a 9 volt. Ma quali sono le principali differenze?
Quelle a 24V sono elettrovalvole a corrente alternata che si utilizzano con normali programmatori per l’irrigazione. Parliamo delle centraline da interno o esterno di cui esistono molti famosi modelli in commercio appartenenti a diversi brand. I modelli a 9V sono a corrente continua e utilizzano programmatori a batteria da pozzetto.
Tutte le elettrovalvole per irrigare hanno una filettatura maschile o femminile. Ora, non ci sono criteri particolari per scegliere il modello da usare. Si ricordi solo che le elettrovalvole maschio si possono montare più agevolmente perché si collegano facilmente al collettore, mentre per i tubi sarà sufficiente un raccordo a collettore. Il modello femminile invece si smonta più facilmente per una manutenzione più agevole.
Il più grande nemico delle elettrovalvole siano esse con attacco maschio o femmina è la sporcizia. Quando si verifica un accumulo di detriti all’interno del dispositivo questo può incepparsi oppure smettere proprio di funzionare. Ciò che accade più spesso è che venga impedita la corretta chiusura della valvola con costante fuoriuscita di acqua anche al di fuori della programmazione.
In quel caso, l’intervento da svolgere è molto semplice: bisogna valutare tutti i pezzi della valvola per capire in che condizioni sono e poi passare a pulirle a partire dal solenoide per finire alle entrate/uscite della stessa. A volte è sufficiente fare qualche passaggio con acqua per riuscire a rimuovere tutto ciò che impedisca il corretto funzionamento.