Perché serve la Tessera Sanitaria per comprare le sigarette?

Oggi risponderemo a una curiosità che magari i fumatori si saranno qualche volta posti: perché serve la Tessera Sanitaria per comprare le sigarette, nello specifico ai distributori automatici?

Chi fuma sigarette e tabacco lo sa: prima di inserire la somma richiesta a un distributore automatico per le sigarette compare la dicitura "inserire tessera sanitaria". Una richiesta spesso accolta con il panico di non trovarla o di averla lasciata a casa. Tanto che durante le uscite notturne non capitava di rado di incontrare a una "macchinetta" il classico tizio che chiedeva in prestito la tessera sanitaria per poter effettuare la transazione. Ma c'è un motivo ben preciso dietro questa richiesta che ormai diamo per scontata.

La normativa sulla vendita delle sigarette in Italia

Le tabaccherie, che svolgono un vero e proprio servizio pubblico per conto dello Stato, esercitano l’attività di vendita al dettaglio sulla base di un'apposita concessione, o nel caso dei patentini di un’autorizzazione, rilasciata dall'Agenzia previa presentazione della relativa domanda e verifica dei requisiti soggettivi e oggettivi necessari per la gestione di un punto vendita sul territorio.

Tracciabilità dei prodotti

Nelle more dell’entrata in vigore degli articoli 15 e 16 decreto legislativo 6/2016, al fine di assicurare in ogni momento l'identificazione e la rintracciabilità dei prodotti, su ogni loro confezione destinata alla vendita al pubblico deve essere obbligatoriamente riportato

  • il numero del lotto
  • o altro sistema di identificazione (che deve essere comunicato all'Agenzia) in qualsiasi forma appropriata.

Questo contrassegno deve permettere l'individuazione di:

  • provenienza
  • data di produzione
  • macchinario
  • turno di produzione
  • mercato finale di destinazione
  • nonché del primo acquirente.

Divieto di vendita ai minorenni

Attenzione, sotto questo punto di vista la legge è categorica. La legge, infatti, proibisce categoricamente di vendere sigarette ai minori d’età. Non solo: è vietata la vendita di tutti i prodotti contenenti nicotina, tabacco o suoi derivati, nonché delle sigarette elettroniche nelle quali sono presenti le stesse sostanze, a chi non abbia ancora compiuto i diciotto anni. Per evitare di violare la legge, il venditore è tenuto a chiedere all’acquirente di mostrare un documento di identità, tranne nei casi in cui la maggiore età sia evidente. Lo stabilisce sempre il sopra citato D.Lgs 6/2016.

Perché serve la Tessera Sanitaria per comprare le sigarette?

Ma adesso veniamo al punto centrale dell'articolo: a cosa serve la tessera sanitaria in questo caso? Ovviamente la regola è chiara e la conosciamo già: prima di inserire le monete o le banconote per la scelta del pacchetto di sigarette occorre inserire la tessera sanitaria nell'apposita fessura. La motivazione di questa disposizione, nella pratica, si lega in maniera evidente alla sopra citata norma che vieta la vendita dei prodotti da tabacco ai minorenni. L'obiettivo che vieta la vendita dei tabacchi ai minori vuole infatti evitare che il vizio del fumo dilaghi tra i giovanissimi, che negli ultimi anni hanno sempre più abbassato l'asticella della prima boccata di fumo o della prima consumazione alcolica. Ma se il tabaccaio deve richiedere il documento di indentità per non vendere una sigaretta al minorenne, cosa accade di fronte a una macchinetta? In pratica la tessera sanitaria ha in questo caso la funzione di "garante" della maggiore età del consumatore. Quindi, in estrema sintesi, attraverso i dati inseriti nella tessera (come ad esempio il proprio codice fiscale), il distributore sarà in grado di riconosce se chi vuole fare l’acquisto è maggiorenne oppure no.

Quali sanzioni per i commercianti e per i minorenni?

Purtroppo il punto dolente della normativa è questo. Nelle rivendite, il titolare di un negozio che non richiede un documento di identità alla persona che ha dinanzi a se se non ha la certezza che questa sia maggiorenne rischierebbe:

  • una sanzione pecuniaria compresa tra 500 e 3000 euro
  • e, inoltre, la sospensione dell’attività per un periodo di 15 giorni.

E il minore? La norma non prevede, rispetto a questa fattispecie, ammenda alcuna. Inoltre il minorenne può addirittura farsi prestare la tessera sanitaria da un maggiorenne per superare il controllo iniziale. In pratica il minore di diciotto anni che acquista prodotti a base di nicotina o di tabacco non rischia niente, anche se raggira i controlli. L'unica cosa che va a rovinare, ovviamente, è la propria salute.