Codici: da Bologna un segnale preoccupante per i consumatori nella lotta al greenwashing

L’associazione Codici esprime profonda preoccupazione e forte disappunto per la decisione del Tribunale e della Corte di Appello di Bologna di respingere il ricorso presentato contro due società, ritenute responsabili di comunicazioni commerciali ingannevoli in materia ambientale. 

“Il Tribunale prima e la Corte di Appello poi – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – si sono distinti per un approccio ideologico che danneggia i consumatori. Abbiamo presentato un’inibitoria nei confronti di due società al fine di interrompere la diffusione di comunicazioni commerciali che riteniamo scorrette. La contestazione, nello specifico, riguardava l’utilizzo del termine di certificazione in maniera ingannevole e suggestiva, ma Tribunale e Corte di Appello hanno dichiarato che si può fare senza una spiegazione e con un orientamento palesemente contrario al diritto, come stabilito dalla Direttiva UE 2024/825 sui green claim. Dobbiamo, purtroppo, registrare un comportamento a favore delle imprese, con un approccio ideologico che danneggia i consumatori. Queste sentenze rappresentano un grave precedente. Emerge un approccio giuridico palesemente sbilanciato a favore degli interessi economici delle imprese, a scapito della protezione dei consumatori e dell’ambiente. Non ci arrenderemo di fronte a questa decisione miope. Faremo ricorso in Cassazione, auspicando che il Supremo Collegio ristabilisca la centralità del diritto, a protezione dei consumatori. Continueremo a batterci contro le pratiche di greenwashing. I cittadini hanno il diritto di essere informati correttamente e di non essere ingannati da comunicazioni commerciali fuorvianti. Un sistema giudiziario che non tutela questi diritti fondamentali tradisce la propria missione”.

L’associazione Codici invita i consumatori a segnalare casi di greenwashing telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 oppure scrivendo un’e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..