Codici: difficoltà economiche e ingiustizie, la vita da incubo dei padri separati
La condizione dei padri separati è una realtà sociale spesso sottovalutata, caratterizzata da significative difficoltà economiche che meritano attenzione e comprensione.
Un tema particolarmente delicato, che vede l’associazione Codici impegnata con la campagna “Voglio papà” in un’attività di assistenza per i padri separati.
“Molti padri separati si trovano ad affrontare un drastico peggioramento delle proprie condizioni economiche – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –. Devono sostenere contemporaneamente le spese per una nuova abitazione, spesso in affitto, e versare l’assegno di mantenimento per i figli, pur disponendo dello stesso reddito di prima. Questa doppia pressione finanziaria può portare a situazioni di vera e propria povertà, costringendo alcuni a vivere in condizioni precarie o a rinunciare a bisogni essenziali. La questione non riguarda solo il singolo individuo, ma riflette criticità nel sistema di welfare e nelle modalità di calcolo degli assegni di mantenimento, che non sempre tengono conto delle effettive capacità economiche residue del genitore non collocatario. È necessario un approccio più equilibrato che tuteli il benessere dei minori senza compromettere la dignità e la sostenibilità economica di entrambi i genitori, promuovendo soluzioni che favoriscano la genitorialità condivisa e riducano le disparità economiche post-separazione”.
Agli aspetti di natura economica si aggiunge un’altra questione, che chiama in causa la magistratura. “Oltre il 90% delle separazioni in Italia avviene in regime di affido condiviso – afferma Massimo Guido Conte, Segretario di Codici Marche –. Un principio sacrosanto, ma la realtà spesso è diversa. Nell’89% dei casi, infatti, i figli in affido condiviso vivono di fatto solo con la madre, vedendo drasticamente ridotto il tempo con il proprio papà. Il principio di bigenitorialità, cuore della Legge 54/2006, non può rimanere un’intenzione sulla carta. Bisogna passare dalla teoria alla pratica, lasciare da parte gli slogan e applicare i diritti. È una questione di giustizia e di rispetto, ne va del rapporto tra figli e genitori. Quella dei padri separati è una tematica particolarmente sentita nella nostra Regione e ci stiamo attivando per dare il nostro contributo, aiutando queste persone che faticano ad arrivare alla fine del mese, magari sono costrette a dormire in auto, e si ritrovano anche penalizzate da provvedimenti ingiusti ed a senso unico”.
L’associazione Codici è impegnata da anni in un’attività di assistenza dedicata ai padri separati in difficoltà attraverso la campagna “Voglio papà”. È possibile segnalare il proprio caso e richiedere aiuto telefonando al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al numero 3757793480 o scrivendo un’e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. È possibile contattare la delegazione Codici Marche scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o chiamando il numero 3792609884.




