Votta: i dati dei clienti trattati come merce di scambio

L'indagine della Procura di Milano sull'attivazione dei servizi a pagamento e la maxi multa inflitta dal Garante della Privacy a WindTre per marketing selvaggio.

Sono stati i temi al centro dell'intervista a Antonella Votta, legale dell'associazione Codici, realizzata ieri da Livia Ventimiglia e Annalisa Colavito nel corso della trasmissione Tutto in famiglia, in onda su Radio Cusano (ascolta il podcast).

La trappola dei servizi a pagamento

"Quello che sta emergendo dalle indagini della Procura di Milano è una situazione grave - afferma l'avvocato Votta - parliamo di una condotta fraudolenta da parte di alcuni operatori, WindTre e non solo, che avrebbero attivato servizi a pagamento senza la necessaria accettazione da parte del consumatore. Siamo ancora nella fase delle indagini, quindi bisogna vedere cosa emergerà, anche per quanto riguarda il ruolo delle società, aspetto tutt'altro che secondario. Non sono gli operatori, infatti, a fornire i servizi a pagamento, ma le società esterne, magari con sedi all'estero, che sarebbero però legate a doppio filo alle compagnie, che ad esempio passano i nominativi".

Le insidie per i consumatori

"Quello dei servizi a pagamento - sottolinea il legale dell'associazione Codici - è uno dei temi delicati della telefonia. Il nostro invito per i consumatori è quello non solo di controllare, ma anche e soprattutto di segnalare. Parliamo di importi ridotti, al massimo si può arrivare a 5 euro, quindi possono sfuggire, ma chiedere una consulenza alle associazioni dei consumatori è importante. In questo modo possiamo intervenire sulle autorià competenti affinché vengano adottate misure più stringenti a tutela degli utenti. Lo dimostra proprio la vicenda al centro delle indagini della Procura di Milano, che riguarda il 2019, in quanto dal 2020 è entrata in vigore una nuova normativa dell'Agcom più stringente".

I dati dei clienti

"L'indagine della Procura di Milano - conclude l'avvocato Votta - e la maxi multa inflitta dal Garante della Privacy a WindTre per marketing selvaggio dimostrano l'importanza dei dati dei clienti. Ormai questa è la questione centrale, il nodo da sciogliere per garantire la massima tutela dei consumatori. I dati, infatti, sono diventati una merce di scambio".