In Sardegna l'albero più antico d'Italia

Le Nazioni Unite hanno proclamato il 2020 Anno Internazionale della salute delle piante per sottolineare quanto le stiamo maltrattando, anche se ci forniscono alimenti, biomassa e provvedono ad assorbire CO2 e a contrastare il dissesto idrogeologico.

Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale dell'Albero. Nel 2013 è satto istituito il catalogo degli alberi monumentali dal Ministero delle Politiche Agricole e giunto ad oltre 3500 presenze. I criteri di monumentalità sono molto e svariati: rarità, valore ecologico, età, dimensioni, importanza culturale. Gli esemplari oggi disponibili hanno età media che va dagli 800 ai 200 anni; ma l'albero più antico d'Italia, vero esemplare, ha 4000 anni ed esisteva già al tempo dei Babilonesi. Le altezze variano dai 10 ai 30 mt. La Regione più ricca di questi capolavori della natura è la Sardegna con 405 colossi. La loro età viene determinata con metodi diversi, uno dei quali suggerito da Leonardo; la dendrocronologia si basa sulla conta degli anelli in una sezione del tronco. Anche la sensoristica si è però cimentata con successo in questi test di datazione.

Secondo i Carabinieri Forestali l'albero più antico d'Italia è la varietà di olivo detta "oleastro" ( Olea europaea varietà silvestris – vedi foto) di circa 15 metri di altezza e la bellezza di 11,80 metri di circonferenza. Questo monumento naturale si trova a Luras (Sassari) in località Santu Baltolu (San Bartolomeo). Sulla base dei rilevamenti degli esperti, e considerata la crescita lentissima dell'olivo, quest'albero dovrebbe avere un'età compresa tra i 3 e i 4 mila anni! Questo olivo è stato dichiarato dal Governo Monumento Naturale nel 1991 ed è uno dei 20 alberi secolari italiani da tutelare.


A cura del Prof. Luigi Campanella (Docente Università La Sapienza, Vicepresidente di AK e Presidente Commissione Scientifica di AK)