I benefici naturali dell'Aloe e l'interferenza della chimica

Alla ricerca di fonti alimentari e cosmetiche preziose e relativamente poco utilizzate, con l'intenzione da un lato di educare e dall'altro di mettere a fuoco nuove risorse una pianta che ha ottenuto attenzione e successo è certamente l'aloe, antiinfiammante, antiinvecchiamento, cicatrizzante, oltre che con il grande vantaggio di richiedere poca acqua per la sua coltivazione.

Dietro però lo sfruttamento a fini alimentari di questa pianta c'è tanta chimica: il consumo del frutto intero comporta la produzione notevole di scarti in relazione al volume del frutto rapportato alla quantità di gel, l'estrazione del gel per scopi oltre che alimentari anche biocosmetici richiede tecniche rapide in quanto il gel stesso è facilmente ossidabile con perdita delle sue principali doti e di buona parte del principio attivo presente. Al termine del processo di estrazione si ottiene un gel i cui componenti più importanti ai fini alimentari e cosmetici sono antrachinoni e flavonoidi, ma contenente anche:

Acqua; Mucillagini; Polisaccaridi; Lecitine; Amminoacidi; Enzimi; Vitamine A, C, E, del gruppo B; Minerali (ad esempio, ferro, potassio, sodio, magnesio, zinco, fosforo, ecc.); Acidi grassi; Steroli vegetali; Saponine.

Come si comprende una ricchezza invidiabile che ci fa comprendere ancora una volta la generosità della natura, purtroppo spesso non contraccambiata dall'uomo.

 

A cura del Prof. Luigi Campanella (Docente Università La Sapienza, Vicepresidente di AK e Presidente Commissione Scientifica di AK)